Brigida di Svezia
Maria Carolina Campone
Discendente dalla famiglia reale dei Folkungar, Brigida
(1302/1303-1373) trascorre la sua giovinezza in un ambiente
aristocratico e raffinato, imbevuto di profonda fede religiosa, la
stessa che, dopo il matrimonio con Ulf Gudmarsson e dopo la nascita dei
suoi otto figli, la spinge a intraprendere, insieme al marito, lunghi
pellegrinaggi religiosi in tutta Europa e a scegliere di divenire
terziaria francescana. Già prima, tuttavia, ella era riuscita a
valicare i confini territoriali della Svezia, entrando in contatto con
il ricco contesto intellettuale europeo, grazie al suo direttore
spirituale, Matthias, dottore in teologia nell’Università di Parigi.
Dama di corte della regina Bianca, moglie di Magnus Eriksson, cercò
di influenzare la politica svedese, come si vede nel libro ottavo delle
Rivelazioni, la raccolta delle visioni nel corso delle quali la santa
intrattiene un rapporto d’amore intimo e assoluto con lo Sposo divino.
Tale rapporto, iniziato alla morte di Ulf, la spinge prima a fondare un
monastero ad Alvastra, il primo dell’Ordine da lei creato, poi, dopo
un lungo soggiorno nella penisola italiana, a intraprendere un viaggio
in Terrasanta, durante il quale, in visita nei luoghi della vita di
Cristo, ella ne rivive intensamente le fasi salienti, fino ad assistere
alla Sua nascita e alla Sua Passione e a partecipare alle Sue
sofferenze.
La fama di Brigida è legata soprattutto alle sue doti profetiche,
che le procurarono grande considerazione presso papi e sovrani, e che
giustificano la definizione che la santa dà di sé come «mistica giga»
nelle mani di Cristo.
Ed. Jaca Book
pp. 176
Isbn 9788816435247
€ 14,75
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