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martedì 30 maggio 2023

Rinascimento ed Etruschi

Torna disponibile su Amazon il libro a cura di Enio Pecchioni dedicato alla riscoperta dell'immaginario etrusco nel Rinascimento toscano.

L’affermazione del mito degli Etruschi nella cultura italiana ed europea avvenne nel Rinascimento. Gli eruditi diedero al nascente stato mediceo un fondamento ideologico comune che i ritrovamenti archeologici dei Grandi Bronzi valorizzarono e che permise a Cosimo I di definirsi Magnus Dux Etruriae.

 
Cosimo incitò e favorì le tesi di Giovan Battista Gelli e Pierfrancesco Giambullari che attribuivano la fondazione di Firenze a Noè-Giano, identificando nell’arameo la lingua dei primi abitatori del mondo: da essa sarebbero derivati l’ebraico e l’etrusco. Era così sostenuta la remotissima antichità della civiltà etrusca e la preminenza degli Etruschi nei confronti di Roma. 

Le suddette ipotesi, accompagnate dal lavoro degli artisti, rappresentarono necessità identitarie e politiche relative a quel momento storico; ma esiste forse una realtà antropologica più profonda che lega gli antichi abitatori d’Etruria all’uomo del Rinascimento, riferibile al rapporto con un territorio dai caratteri eccezionali, all’ispirazione che ne deriva e non solo. 

Con un’esposizione divulgativa Enio Pecchioni ci aiuta a evocare questo affascinante filo conduttore e prepara il campo a ulteriori approfondimenti.

https://www.amazon.it/dp/8896876842



domenica 18 marzo 2012

Archivio 'Guntram', 2009, g. IV.

Culti pagani nell’antica Florentia


Culti pagani nell’antica Florentia Dai reperti archeologici e dalle diverse iscrizioni ritrovate, abbiamo le notizie necessarie per determinare l’esistenza di diversi templi pagani nelle vie della città romana di Florentia.
A somiglianza della triade celeste degli Etruschi, la suprema triade romana, Giove Giunone e Minerva, aveva il tempio nel centro del quadrato romano, nel lato nord-ovest dell’attuale Piazza della Repubblica. La chiesetta di Santa Maria in Campidoglio, edificata sopra i resti del Capitolium, suggerì a Vincenzo Borghini (XVI sec.), l’idea dell’esistenza del tempio pagano, poi ampiamente dimostrato dagli scavi del 1890-95.

La “Stella appenninica”


La “Stella appenninica” Il simbolo della “rosetta” o “sole”, che appare in tanti monumenti e manufatti antichi, non può esser considerato esclusivamente un simbolo alpino o padano, come risulta, ad esempio, dall’utilizzo che ne fa la Lega Nord.

La Grotta della Sibilla e il Guerrin Meschino


La Grotta della Sibilla e il Guerrin Meschino Tra le tante “discese infere” narrate dalla letteratura del nostro medioevo, è da ricordare l’avventura compiuta dal Guerrin Meschino nella Grotta della Sibilla.

La Madonna e il suo Sasso


La Madonna e il suo Sasso La curiosità per i culti della natura, ed in particolare per le “rocce sacre” di Toscana, ci ha spinto a visitare il Santuario della Madonna del Sasso. Il Santuario si trova sui monti della Val di Sieci, nel plebato di Lubaco, non lontano da Fiesole. Qui, nel 1484, apparve la Vergine innanzi a due ragazzine. [...]

Tessaiga: una spada nella roccia in Giappone

Tessaiga: una spada nella roccia in Giappone La lama confitta nella roccia è il segno di un sigillo, di un nodo posto ad incanalare i flussi energetici rendendoli operativi o inoffensivi. Colui che riesce ad estrarre la lama, è destinato a sciogliere questo nodo, ed a coprire con un atto storico quello che fino ad ora era stato risolto con un atto magico. Ma quanto questo simbolismo è riconducibile a dinamiche archetipiche, oltre ad esser frutto di una tradizione specifica?